La buffonata dei concorsi Europei

Sono disgustato. E mi sento preso in giro. E’ evidente che anche nella UE, i concorsi non servono a selezionare gente per assumerla, ma sono solo una scusa per giustificare gli stipendi a centinaia di persone che non avrebbero altrimenti motivo di esistere.

Sono appena tornato da un test “scritto” per un concorso “EPSO” per selezionare ricercatori al fine di creare una lista che poi potrà essere usata da enti europei per chiamare persone a fare una ulteriore selezione per poi poter essere assunti a tempo determinato. Già detta così, sa di buffonata.

Il concorso è diviso in sei macro-aree, la mia è “quantitative sciences”, dentro cui ricadono anche matematica, statistica, ingegneria, scienze dei materiali e fisica nucleare. La UE si è ben guardata dal produrre degli esempi di test, rispondendo ogni volta che le domande avrebbero riguardato la macro-area di competenza, senza rendersi conto della comicità di tale risposta.

Selezionato per titoli per partecipare alla fase del test “scritto”, vengo invitato a prenotarmi presso uno dei centri di test. A Roma ce n’era soltanto uno, in zona Granai, e scopro che la UE si è appoggiata alla Prometrics, regalando perciò tanti nostri soldi a questa multinazionale di buffoni.

Nel lungo manuale su come funziona il test scritto, c’è anche specificato che è vietato portare nell’aula cibi o bevande, e qualsiasi materiale su cui scrivere, poiché le domande sono segretissime e tali devono rimanere. Mi immagino perciò chissà quali impossibili domande di fisica nucleare…

Vengo accolto da due ragazzotti che stavano giocando a calcio balilla, e che si rivelano due burocrati peggio dei Vogon. Non ho problemi a lasciare le mie cose (acqua compresa – anche i carcerati hanno diritto all’acqua…) in un armadietto, ma quando pretendono che lascio fuori anche il pullover (portato per difendermi dall’aria condizionata) comincio ad incazzarmi. Dopo averla spuntata sul pullover, mi chiedono di rigirare le tasche per mostrare di non avere nulla, ed il mio nervosismo aumenta: neanche fossi un terrorista islamico!

Ma per un burocrate, sei colpevole fino a prova contraria, così acconsento, solo per sentirmi intimare che è vietato portare dentro il fazzoletto! Li guardo basito. Per un millisecondo penso che stiano scherzando. Spiego che sono un soggetto allergico, e che è un mio diritto poter usare un fazzoletto: d’altronde, che male può fare? Ma da bravi Vogon, sono inamovibili: le regole sono quelle, non si può portare nulla dentro l’aula, su cui si può scrivere. Chiedo dove siano scritte queste mirabolanti regole che prevedono anche il divieto di fazzoletto, e mi rispondono che devo fidarmi di loro: ciò che dicono è legge.

Capisco perciò di avere a che fare con due disadattati frustrati che amano approfittare della minuscola autorità loro attribuita: due persone che sotto il nazismo sarebbero state estremamente pericolose (magari due torturatori) e che per fortuna nella nostra società si limitano a vietare di usare fazzoletti.

Faccio però presente che allora mi dovrei togliere anche la maglietta, e perché no anche le mutande: potrei scrivere le segretissime domande anche su quelle! I due Vogon sono inamovibili. Li mando affanculo, lascio il fazzoletto fuori, ma prima di entrare c’è anche… il metal detector! Negli aeroporti americani ho subito torture minori… (benché pure lì c’abbiano qualche problema coi fazzoletti… ma che c’avranno mai ‘sti fazzoletti!)

In tutto ciò, mi ero dimenticato di prendere gli occhiali. Riapro l’armadietto, prendo gli occhiali (“solo gli occhiali: il fodero deve lasciarlo fuori”) e… “Chi siete, dove andate, sì ma quanti siete”: devo rifare tutto daccapo!!! Ri-mostra le tasche, ri-apri le braccia per il metal detector…

Finalmente mi siedo davanti al computer, dove le schermate iniziali mi spiegano come usare il mouse e come cliccare sulle risposte a scelta multipla. Mi sento davvero insultato. Ma il peggio è scoprire che tutte queste procedure che probabilmente non c’ha manco la CIA, erano per… un test con domande da liceo scientifico! Derivate seconde di polinomi; “quale equazione si azzera con x uguale a 2″ (azz, difficile fare una sostituzione in quattro polinomi!); “che differenza c’è tra RAM e ROM”; “perché i metalli sono conduttori”; “perché toccando il legno ed il metallo, sembrano di temperature differenti”; volume, temperatura e pressione; accelerazione e velocità; etc.

La domanda più comica chiedeva di indicare quali righe di codice erano corrette per sommare tutti i numeri da 1 a 10. Sono stato a ridere due minuti (un Vogon è entrato pensando chissà cosa tramassi…), avrei voluto tanto rispondere: “non serve, basta una moltiplicazione”.

Non so come sia andato il test, ovviamente non c’era un report indicante quali risposte giuste si erano date: uno potrebbe usarlo per disvelare i segreti di Stato! E’ probabile che ne abbia sbagliate un paio: non sapevo esistesse l’elemento “Technetium”. E vista l’idiozia delle altre domande, è probabile che vengano selezionati solo quelli che hanno fatto en plein. Ciò che è sicuro, è che la burocrazia è il male che distruggerà questo mondo, e che dà da mangiare a tante persone inutili, facendo finta di essere in cerca di persone utili.

 

Categoria(e): Commenti, Politica, Vita varia

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