Penso che le persone atee siano, in media, più giuste e virtuose di quelle credenti, per il semplice motivo che alla fine della giornata, l’ateo deve per forza fare i conti con la propria coscienza, mentre il credente può facilmente giustificarsi dietro ad una “buona causa” (in genere la volontà divina…) o sperare nel perdono (soprattutto i cattolici).
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He had had a nasty feeling that that might be an idiotic thing to do, but he did it anyway, and sure enough it had turned out to be an idiotic thing to do. You live and learn. At any rate, you live.
— Douglas AdamsIscriviti alla newsletter!
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