Gli atei sono più buoni dei credenti

Penso che le persone atee siano, in media, più giuste e virtuose di quelle credenti, per il semplice motivo che alla fine della giornata, l’ateo deve per forza fare i conti con la propria coscienza, mentre il credente può facilmente giustificarsi dietro ad una “buona causa” (in genere la volontà divina…) o sperare nel perdono (soprattutto i cattolici).

Categoria(e): Divagazioni, Idee, Weltanschauung

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