Creatività

Dopo tre anni passati a barcamenarmi tra un lavoro frustrante, ospedali, successioni, ed altre questioni (anche gradevoli) personali, finalmente mi sento come se avessero tolto il tappo al vesuvio. Negli ultimi tempi ho una incontenibile vena creativa, sono un ribollire di idee. Il ché, diciamocelo, è anche problematico. A volte mi è difficile anche solo riuscire ad appuntarmele, figuriamoci realizzarle!

E’ una cosa che non mi succedeva da anni, appunto, e temevo che fosse passata con l’età più giovane. Sono invece felice di vedere che il mio cervellino non è ancora andato in pensione, era solo “attappato”.

Ora però il problema è riuscire a dare seguito almeno a qualcuna delle tante idee che mi sto appuntando. Sono giunto a doverle smollare affidare a destra e a manca nella speranza che qualcuno con più tempo (ma non necessariamente più mezzi) di me possa realizzarle. Come ad esempio l’idea del nuovo format di reality su web sfruttando i social network (che spero Mimmo troverà qualcuno che glielo produca), o il soggetto per un film di fantascienza strafigo ma con budget contenutissimo (idem – e non ho ancora neanche avuto il tempo di raccontarglielo!).

Per non contare l’idea per il sito “the Laziest Scholar”, dove poter scrivere (e permettere ad altri di scrivere) le idee di ricerca accademica che non si ha tempo di perseguire e si vuole “regalare” a qualche altro ricercatore con più volontà e meno idee. Ed a proposito di idee di ricerca, ne cito a caso qualcuna di quelle che ho avuto negli ultimi tempi, come ad esempio l’indagare l’esistenza di (almeno) due sistemi distinti di pre-processamento automatico delle immagini, visto che alcune persone (almeno una: io) non sono sensibili a certe illusioni ottiche ma sono sensibili ad altre (da cui sono immuni altre persone), e studiare se lo sviluppo di questi due diversi sistemi è correlato ad altre caratteristiche (tipi di intelligenza? sesso? familiarità?).

O ad esempio un contributo teorico sulla possibilità che la mente generi naturalmente in continuazione libere associazioni (ed il senso di questo “libere”: in base a quali processi si passa da un’idea ad un’altra “liberamente associata”?), e che il lavoro onirico non sia altro che un processo di selezione con un funzionamento simile al ragionamento analogico ma che usa criteri differenti (il che darebbe ulteriore credito all’odiato structure mapping di Gentneriana memoria…).

Senza parlare dei due articoli che ho in cantiere da anni sul Fuzzy Kappa e sul calcolo della significatività statistica del Kappa di Cohen.

E gli altri due articoli che vorrei/potrei/dovrei scrivere, uno su una libreria software che ho scritto per il versionamento di entità che sono esse stesse delle timeline, incluso il versionamento delle stesse relazioni tra tali entità; l’altro su un sistema per la gestione semplice ed esplicita dei ruoli e delle deleghe nelle organizzazioni di persone, così che tutti sappiano in ogni momento ciò che devono, ciò che possono e ciò che non possono fare (ed eventualmente a chi chiedere).

C’è poi l’idea di un sito per mettere in contatto le persone che sarebbero disponibili a fare acquisti all’estero su commissione e poi spedirli, con coloro che vorrebbero fruirne. In teoria dentro l’UE c’è la libera circolazione delle merci, ma comunque la responsabilità se è lecito spedire un prodotto dall’estero sarebbe comunque di chi lo compra, non del sito. E così si risolverebbe il problema di chi ha scoperto all’estero il prodotto ideale (formaggio/salame/mutande/shampoo/etc.) ma tornato a casa non lo trova più.

Poi ci sono le idee che ritengo utili e futuribili ma che mi sarebbe impossibile realizzare, come ad esempio un sistema di pagamento tipo paypal ma che includa automaticamente la possibilità di micro-fidejussioni. In altri termini, il sistema non si limiterebbe a trasferire il denaro, ma lo tratterrebbe (facendo anche maturare gli interessi) in attesa che la transazione vada a buon fine. Questo darebbe maggiore garanzia agli acquirenti nei confronti delle truffe, anche se ovviamente richiederebbe un sistema di soluzione delle dispute.

O ad esempio la sveglia intelligente, che monitora i cicli del sonno (tramite sensori nel letto e su una sorta di braccialetto o catenina) e ti sveglia nel momento meno traumatico (magari in anticipo rispetto all’ultimo minuto utile, ma almeno più fresco).

E devo anche aggiungere le idee che ho da anni sugli automatismi e la domotica, ad esempio per un sistema di riscaldamento/condizionamento realmente intelligente e che permetta di risparmiare garantendo al contempo un comfort reale.

Tornando al campo artistico, a parte che mi piacerebbe riprendere a suonare (e magari imparare un altro strumento), ma da anni desidero realizzare un “extremely long split mix” di Never Let Me Down Again, ed uno “pseudo-split-mix” di Personal Jesus (basato principalmente su ogni concepibile variazione della seconda parte della canzone, quella più elettronica).

E non ho citato le idee che invece sto cercando di “quagliare” (o come dicono alcuni, “capitalizzare”), cioè in questo periodo principalmente il progetto “Scuola 2.0”, per il quale sto aspettando di sapere se l’editore con cui sono in contatto si decide a partire. Se il progetto parte, ho già moltissime idee pronte per la realizzazione ed il marketing. Senza contare la neonata Associazione Culturale, ed il progetto europeo che spero verrà finanziato, che si affiancano perfettamente al progetto di editoria scolastica digitale.

Insomma, spero che da tutto questo ribollire esca qualcosa di buono (monetariamente) anche per me, oltre a notti insonni a pensare, riflettere e rifinire l’ultima trovata partorita dal mio cervellino.

Categoria(e): Divagazioni, Idee, Progetti, Proposte, Vita varia

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