Mi manca New York

Mi ci sono svegliato stamattina, pensando agli Stati Uniti. Oddio, a dire il vero ci penso spesso, ma in termini negativi a causa di motivi politici. Invece oggi mi sono venuti in mente pensando allo strano sistema che hanno per aprire l’acqua nella doccia. Ed avevo quasi deciso di scrivere una piccola guida su ciò che è utile sapere per non trovare sorprese in viaggio negli States.

La guida, un giorno, forse la scriverò (update: eccola), però in compenso oggi, complice anche un po’ di sano fancazzismo ed insoddisfazione per la situazione che mi trovo a vivere attualmente, mi sento particolarmente nostalgico, e mi andrebbe tanto di prendere un aereo e tornarmene qualche giorno in quella splendida città. Oddio, magari fra qlc mese quando fa meno freddo…

Così mi sono rimesso a guardare le foto del viaggio, ed ho forse capito perché New York mi piace tanto, e piace tanto a tanti europei, soprattutto italiani. Stratificazione. O anche densità abitativa, decidete voi. E’ qualcosa che non si trova facilmente negli Stati Uniti, ma a cui noi siamo abituati. Strati su strati su strati di edifici, distrutti e poi ricostruiti, di storie, vite, culture, famiglie, architetture. E tutto insieme, tutto vicino, tutto giustapposto, oltre che sovrapposto. E’ un fascino che noi di Roma conosciamo bene, così bene che spesso ce ne dimentichiamo, e poi non capiamo cos’è che ci manca e perché troviamo banale non solo una Phoenix, ma anche una Los Angeles. Poi però ci entusiasmiamo per New York. E la sentiamo familiare. Strana sensazione, finché non ci rendiamo conto che è proprio quello stesso fascino, che ritroviamo identico e trasformato, ad incantarci come fosse nuovo.

Categoria(e): Divagazioni, Vita varia

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